lunedì 7 gennaio 2008

L’emergenza rifiuti che verrà

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Sui media vediamo scorrere le immagini di montagne di sacchetti di spazzatura, di cittadini esasperati che protestano e di Vigili del Fuoco impegnati a spegnere i roghi che divorano i rifiuti accumulati emanando esalazioni fetide e nocive.

Sono immagini che in un futuro, nemmeno tanto remoto, se non si correrà per tempo ai ripari, potranno essere colte anche dalle nostre parti.

Nessuno di noi può restare indifferente perché quello che sta succedendo in Campania è solo l’epilogo di un processo che ha, purtroppo, preso il suo avvio anche sulla sponda destra del Garigliano.

Molti sono i prodromi che ci inducono a sostenere che siamo già molto in avanti nell’assurda corsa verso il baratro ambientale. Procedendo di questo passo arriverà il giorno in cui gli invasi di Borgo Montello saranno stracolmi ed i cittadini minturnesi, dopo aver buttato al vento milioni di Euro per pagare la risibile raccolta differenziata dei rifiuti prodotti, si ritroveranno incolpevolmente nel pieno dell’emergenza rifiuti che verrà.

Ciò che sta accadendo deve servirci da monito.

Minturno, con i soldi che hanno dovuto pagare fino ad oggi i cittadini, avrebbe potuto orgogliosamente raggiungere le percentuali di raccolta differenziata conseguita in molti Comuni del nord Italia, invece, per colpa di un’amministrazione incapace e poco lungimirante, la nostra città sta meschinamente ripercorrendo la strada che ha portato all’apocalisse ambientale nel napoletano.

5 commenti:

Minturno.Sviluppo ha detto...
10 gennaio 2008 alle ore 18:25  

Consigliere Conte, sono il gestore del Blog sul Comune di Minturno. Oggi leggendo il quotidino
"Latina Oggi", ho appreso che sia il Sindaco Zaccheo che il Presidente della Provincia Cusani, sono d'accordo sulla costruzione dell'inceneritore (che loro contraddicendo le direttive della Comunità Europea chiamano termovalorizzatore) a Latina. Vorrei sapere la sua opinione a riguardo e soprattutto se conosce la posizione che prenderà la giunta comunale di Minturno riguardo
l'inceneritore di Latina. La saluto e le faccio i complimenti per il blog.

Anonimo ha detto...
11 gennaio 2008 alle ore 19:03  

Ti rispondo subito con immenso piacere.
Quanto sta succedendo nel Napoletano ha destato numerose preoccupazioni e fibrillazioni anche nel mondo politico provinciale di Latina. Personalmente, e non sono stato l’unico, ho subito colto le preoccupanti similitudini tra i prodromi, che hanno portato all’esplodere della crisi attuale in Campania ed i fatti che si stanno svolgendo negli ultimi anni nella nostra provincia.
Basterebbe, però, leggere con attenzione la Relazione parlamentare sul ciclo dei rifiuti e la preoccupante denuncia di un minuzioso rapporto di Legambiente, disponibili entrambi sul web, per avere una visione più ampia dell’inquietante problematica.
Anche oggi, su questo tema, ci sono stati autorevoli interventi, (vedi l’intervento dell’On. Cirilli su “La Provincia”), che hanno ribadito, rafforzandoli ed ampliandoli, i concetti che ho esplicato brevemente nel mio post l’altro giorno.
In estrema sintesi, siamo di fronte ad un’emergenza, che è il frutto di una politica decennale miope e dissennata e di una discutibile connivenza tra una parte delle istituzioni e la camorra ovvero l’apparato economico criminale del “sistema” che sta allungando i suoi tentacoli sulla provincia pontina.
Di fronte a questi eventi, politici navigati come Zaccheo, Cusani e Del Balzo non hanno trovato di meglio che alzare il tono della polemica con la Regione Lazio e di invocare l’installazione di uno strumento da loro giudicato come la panacea per tutti i mali e che io sostengo invece sia un’inutile servitù inquinante sul nostro territorio: l’inceneritore.
Le ragioni di questo agire sono presto dette, si vuole spostare l’attenzione dell’opinione pubblica su temi non fondamentali impedendo ai cittadini di comprendere finalmente le cause di questo disastro ecologico prima ancora di sperimentarne gli effetti.
A livello locale ho, più volte, sottolineato negativamente incredibili atteggiamenti che, in molti casi, appaiono aver oltrepassato gli ambiti della legalità.
Per quanto riguarda l’inceneritore, posso dire con certezza che è espressa volontà del Sindaco Sardelli, lo ha ribadito più volte, di fare costruire un inceneritore sul territorio di Minturno. Non conosco al momento l’opinione, al riguardo, dei Consiglieri di maggioranza mentre tutti i Consiglieri d’opposizione la pensano grossomodo come me.
Io sono contrario alla costruzione di un ulteriore inceneritore perché, sviluppando correttamente la raccolta differenziata, quelli che già esistono nella nostra regione sono più che sufficienti. Quindi, resto dell’opinione che più che bruciare, producendo polveri inquinanti e venefiche, bisogna differenziare e riciclare.
Credo fermamente nella raccolta differenziata, che personalmente faccio da anni, ricorrendo, peraltro, anche all’ausilio di una compostiera, ed ho sempre propugnato questo metodo ecologico di raccolta. Per questa ragione non ho avuto paura di denunciare il goffo tentativo dell’Amministrazione comunale di Minturno di nascondere, dietro l’espediente di un servizio di raccolta differenziata porta a porta, mai effettuato ma puntualmente pagato, qualcosa che sarà in ogni caso l’autorità giudiziaria a verificare.
In parole molto povere sono persuaso che si può fare molto per l’ambiente impegnandoci tutti nel differenziare i rifiuti e nel denunciare le speculazioni e gli intrecci di interessi che costituiscono terreno fertile per il proliferare di elementi patogeni che sono poi i fattori essenziali di processi morbosi che si manifestano prepotentemente all’esterno in occasione di crisi come quella cui assistiamo indignati e impotenti in questi giorni.

Ercole Conte ha detto...
11 gennaio 2008 alle ore 19:10  

Non sono molto pratico nel gestire il blog, vi prego di scusarmi per l'errore appena commesso. Praticamente ho postato la risposta come anonimo ma è ovvio che la risposta e la mia.

Anonimo ha detto...
12 gennaio 2008 alle ore 10:15  

Consigliere, leggendo i quotidiani locali e ora questo suo post, apprendo quasi quotidianamente
delle denuce che lei insieme agli altri consiglieri di minoranza, presenta alla magistratura contro l'operato della maggioranza.
Le chiedo: è possibile che fino ad oggi il consiglio comunale di Minturno non abbia ricevuto nessuna conseguenza dalle vostre denunce?
E' possibile che nessun magistrato chieda il commissariamento per questo consiglio comunale che a sua detta sembra addirittura legato
ad affari non legali con associaioni ancora meno legali?

Mario

Ercole Conte ha detto...
19 gennaio 2008 alle ore 19:33  

Mario, permettimi di darti del tu, mi poni due domande, entrambe mi appaiono quasi retoriche.
Cercherò di essere il più esauriente possibile nella mia risposta e, qualora non dovessi ritenerti soddisfatto, ti prego di evidenziarmi ove eventualmente sarò stato carente in termini di chiarezza.
In merito alla prima domanda, non è assolutamente vero che non ci sono state conseguenze alle denunce dei Consiglieri d’opposizione. Infatti, alcuni amministratori hanno dovuto già restituire alle casse comunali ingenti somme per i danni erariali che hanno provocato, altri dovranno farlo in tempi brevi e posso assicurarti che nel futuro prossimo venturo, qualora la Corte dei Conti dovesse giudicare fondati i numerosi, sono circa una ventina, esposti sottoscritti dai Consiglieri d’opposizione, le somme che dovranno essere restituite al Comune di Minturno, da alcuni tra gli amministratori ed i funzionari del Comune, saranno molto ma molto più consistenti.
Per quanto riguarda la seconda domanda, mi hai implicitamente fatto dire cose che non ho mai detto anzi ho sostenuto e sostengo qualche cosa di molto differente.
Ho sempre sostenuto e lo ripeto anche in questa occasione che non bisogna generalizzare e mai ho affermato quanto tu asserisci in merito al Consiglio comunale.
Ho sempre detto, e lo ripeto, che a Minturno si sta gestendo la cosa pubblica eludendo costantemente i disposti normativi e regolamentari. Tale clima d’illegalità diffusa, in quasi tutti gli ambiti dell’attività del Comune, costituisce il brodo di coltura di elementi patogeni di ben più gravi malattie.
Ho pure detto, e lo ripeto, che l’amministrazione comunale è, da tempo, soggetta ad una inarrestabile deriva morale che si sostanzia in atti di dubbia liceità che ho, insieme ai colleghi di opposizione, puntualmente segnalato agli organi competenti.
Quanto ho appena affermato non esclude ulteriori e peggiori responsabilità di singole figure politiche che casomai dovranno rispondere personalmente del proprio operato.
Quello che io ritengo necessario in questo momento, per sgombrare il campo, una volta per tutte, da polemiche sterili è l’istituzione di una Commissione d’accesso presso il Consiglio comunale.
Sarà quest’organo "straordinario" a verificare finalmente qual è la reale situazione a Minturno.

Discariche abusive nel Comune di Minturno

La storia delle discariche comunali attraverso i documenti

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