lunedì 8 dicembre 2008

Specialisti nelle denunce e professionisti dell’illegalità

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Dopo una lunga serie di esposti da parte dei Consiglieri comunali d’opposizione, la magistratura, il tre agosto scorso, ha finalmente acceso i riflettori sulla gestione dei rifiuti nel Comune di Minturno.

Le indagini, per ora, hanno portato al sequestro di tre aree nelle quali sono state rinvenute diverse tonnellate di rifiuti speciali, cioè con un livello di pericolosità per l’uomo e per l’ambiente molto elevato.

Nelle indagini, oltre ai responsabili della “EGO ECO s.r.l.”, sono coinvolti anche alcuni amministratori comunali perché due di queste aree sono di proprietà del Comune di Minturno, la cui maggioranza, in tutti questi anni, ha ignorato il problema sollevato dal sottoscritto con diverse interrogazioni consiliari e, addirittura, ha bocciato l’emendamento al bilancio di “Tradizioni e Valori” che mirava a bonificare le discariche abusive.

La cosa più incredibile è stata che, quando nel mese di agosto ci furono i primi sequestri, il Sindaco Sardelli ebbe il coraggio di dichiarare che lui non ne sapeva niente e cadendo candidamente dalle nuvole affermò in tale occasione di non avere la minima idea delle condizioni in cui versava la discarica di Pantano irto e, tanto meno, di quella in località Parchi. Eppure queste aree sono di proprietà del Comune che costui pensa di amministrare.

Poverino! Non immagina lontanamente qual’è il significato del verbo amministrare.

Tale comportamento, da faccia di bronzo, continuò quando l’Amministrazione comunale pubblicò sul bimensile di regime “Minturno Notizie”, un articolo che solo nel titolo parlava di “impegno dell’amministrazione comunale nella gestione dei rifiuti” ma che, in sostanza, era un palese tentativo, a mio parere un degno esempio d’impareggiabile ignobiltà morale e di etica degenere, di sviare l’attenzione degli organi inquirenti.

Ho, però, immediatamente reso di pubblico dominio, con la pubblicazione di alcuni documenti, le “negligenze” di Sardelli, che si è opposto alla bonifica di quelle aree. Tali documenti attestano quale è la verità dei fatti.

Nonostante ciò, il Sardelli continua ad ignorare il problema e si diletta a rilasciare dichiarazioni fuori luogo. Venerdì, infatti, gli uomini della Guardia di Finanza sono tornati a Minturno per sequestrare l’area ex “ASIA s.r.l.” in località Parchi.

In questo caso, il Sindaco Sardelli ha dichiarato: “È tutto in regola ma è giusto che vengano fatti gli accertamenti.” Fin qui potrebbe pure passare col beneficio d’inventario. Ha poi proseguito affermando, con impareggiabile faccia tosta: “Peccato che se non ci saranno responsabilità, non verrà perseguito colui o coloro che si sono specializzati nelle denunce”.

Non si agitasse più di tanto il Sardelli ché le responsabilità, soprattutto le sue, ci saranno eccome, atteso lo stillicidio d’atti illegittimi e la mole d’azioni illegali partoriti dalla sua pessima gestione della res publica.

Che dire?

Sembra quasi che per il Sindaco di Minturno il fatto che su dei terreni di proprietà del Comune ci siano ammassate tonnellate e tonnellate di rifiuti speciali, sia una cosa normale.

Così come sarà normale per lui elargire cinquecentomila Euro annui ad una impresa per servizi mai espletati ed altri duecentoquarantamila Euro annui per un ulteriore ampliamento del servizio, giustificato con un potenziamento dei mezzi, nientemeno vietato dal capitolato d’appalto.

Sarà pure per Sardelli cosa ordinaria pagare senza scomporsi un’impresa, che non ha il DURC in regola, la quale fallendo ha lasciato da pagare all’INPS circa settecentomila Euro relativi ai contributi previdenziali non versati agli operatori ecologici del cantiere di Minturno, emanando tre distinte ordinanze.

Cosa consueta per il signor Sardelli è pure prorogare per tre anni un appalto, contravvenendo le disposizioni normative e procedendo a reiterati ampliamenti illegittimi che hanno fatto lievitare i costi del servizio della raccolta dei rifiuti che sono praticamente raddoppiati passando da unmilionetrecentomila Euro annui per gli anni 2001, 2002, 2003 e 2004 ai duemilionitrecentomila Euro per il 2005 per giungere ai duemilionicinquecentomila Euro per l’anno corrente.

Per rendere meglio l’idea, giova ricordare, che i costi per il conferimento dei rifiuti in discarica sono calcolati a parte per cui la spesa totale per il servizio supera i tremilionicinquecentomila Euro.

Le cifre le ho scritte in lettere per evitare refusi. Inoltre, è giusto il caso di ricordare che la raccolta differenziata lo scorso anno ha registrato un risibile 1,8% quando nel 2004 era stato raggiunto il 5,7%.

Detto questo, non mi resta che rispedire al mittente l’elucubrazione ripresa e pubblicata da un noto quotidiano locale. Sardelli è in pieno stato confusionale e trova arduo comprendere il principio di causa effetto.

Qualcuno dovrà pur dirglielo, prima o poi, che le nostre denunce sono solo l’effetto delle sue malefatte. E poiché Sardelli si è dimostrato particolarmente prolifico nelle cattive azioni alla fine noi siamo diventati, nostro malgrado, degli "specialisti delle denunce" ma solo per cercare di contenere veri e propri "professionisti dell’illegalità".

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