giovedì 18 dicembre 2008

I soldi rancidi

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Lo sappiamo, avendolo imparato già dai tempi delle elementari, che dal denaro non esalano miasmi di sorta. “Pecunia non olet” sembra abbia sentenziato l’imperatore Vespasiano e da allora è acclarato che agli uomini di potere non importa sapere da dove provenga il denaro che si spende e, tanto meno, dove vada a finire.

Della nettezza del denaro, da queste parti, non interessa più a nessuno ché, ovunque ti giri, aprono sempre nuove “lavanderie”. In ogni caso, ove questi potenti detergenti non riescano a dare soddisfacenti risultati, si potrà sempre ricorrere all’alea ed alla buona sorte, magari oltre confine.

Se del colore dei soldi si è occupato l’eccellente regista Martin Scorsese c’è poco da dire sul rumore del denaro così come per la tattilità della valuta, ma del sapore dei quattrini, invece, varrà la pena discorrere più ampiamente.

Sì, i soldi possono avere forti sapori, robusti caratteri, eccezionali gustosità e, scomodando il Sommo poeta, insolita sapidità. Nello stesso tempo il denaro può manifestare aromatica ricercatezza oppure sgradevoli segni di deterioramento e d’alterazione.

Sembrerà strano eppure il denaro può avariarsi e perdere l’insapore funzione di controvalore di realtà oggettive e di prestazioni d’opera.

Dove parerò dopo questa lunga introduzione è presto detto: la quinta parte delle entrate del bilancio del Comune di Minturno sa di rancido.

In Consiglio comunale è stata portata all’approvazione l’ennesima variazione di bilancio. Buona parte di questa variazione, nella parte delle entrate, deriva dai proventi degli autovelox.

In merito faccio alcune considerazioni.

La prima: finalmente il Comune di Minturno comincia ad incassare somme consistenti dagli autovelox e dai parcheggi. Questo non perché nel passato i cittadini automuniti venissero vessati di meno rispetto ad oggi, ma perché, dopo una dura battaglia in Consiglio comunale, abbiamo costretto l’Amministrazione a rivedere il contratto con la SOES.

Infatti, precedentemente gran parte delle somme incassate dalle multe finivano per alimentare un circolo vizioso che vedeva il Comune di Minturno costretto a pagare la percentuale spettante alla società che gestisce il servizio sulle somme accertate e non su quelle effettivamente incassate.

In altre parole la Soes prendeva la percentuale concordata anche sulle multe annullate e gli introiti per il Comune, tra la percentuale pattuita, il costo dei francobolli ed i diritti di notifica erano ridotti al lumicino.

Dal primo d’ottobre del 2007, grazie all’impegno delle forze d’opposizione, questa follia amministrativa è stata sanata ed oggi si vedono i risultati.

La seconda considerazione riguarda il peso specifico di questa entrata extratributaria.

Pochi se ne sono accorti ma le entrate derivanti dai proventi degli autovelox e dei parchimetri rappresenta circa il venti per cento del bilancio comunale. In assenza di questa “tassa salva bilancio” il Comune di Minturno si troverebbe in uno stato di squilibrio finanziario.

Si può mantenere un ente locale che amministra oltre diciottomila cittadini con le entrate degli autovelox?

Il terzo aspetto che rilevo è la violazione della norma rispetto all’utilizzo dei fondi derivanti dai proventi degli autovelox. La legge prevede che questi fondi siano utilizzati per la segnaletica stradale, per la sistemazione e messa in sicurezza delle strade e per finanziare progetti di educazione stradale nelle scuole.

Poco o niente di tutto questo è stato fatto. Il grosso di questi proventi sono andati a finanziare le spese correnti la cui crescita è inarrestabile. A Minturno non si sistemano le strade e si erogano minori somme per spese d’investimento. Una situazione questa che rende il paese sempre più disastrato ed arretrato. Via Simonelli è emblematica.

Così rileviamo che se da un lato sono stati cancellati i venticinquemila Euro che dovevano finanziare i progetti per l’educazione stradale nelle scuole dall’altro sono stati stanziati fondi per pagare bollette telefoniche spropositate, ulteriori spese superflue ed un aumento del venti per cento degli emolumenti per i membri del Collegio dei Revisori dei Conti.

Uno schiaffo bello e buono ai poveri cittadini, una gratificazione sproporzionata per i tre fortunati professionisti.

Detto questo passo all’ultima considerazione: quei quattro milioni di Euro sanno di rancido.

Non si tratta di stizza faziosa piuttosto di un esame attento e scrupoloso di un fenomeno che merita maggiore attenzione.

Non posso condividere l’atteggiamento remissivo dell’Amministrazione nei confronti delle pretese della SOES. Parimenti non è più possibile tollerare l’illegalità diffusa in questo settore.

Il Codice della strada non è rispettato, non è rispettata la legge ed il Comune è complice di questo andazzo. Intanto, Sono state comminate circa 70.000 multe e molte di queste sono illegittime.

I cittadini a loro volta sono costretti a rivolgersi al Giudice di pace, ma questo significa un ulteriore onere per la collettività: ogni sentenza di un Giudice di pace costa allo Stato, cioè a noi tutti, circa 70 Euro. Le udienze per gli ultimi ricorsi sono state fissate agli inizi dell’anno di grazia 2010.

A tutto ciò si aggiunga che i dipendenti di questa società sono “costretti” a subire dei contratti, a detta dei più, vessatori ed incongruenti.

Alla luce di quanto ho detto si capisce perché i soldi incassati dal Comune sanno di rancido.

Non è detto che si debbano togliere le strisce blu, ma il Comune si deve accertare che queste siano conformi alla norma. Gli operai, poi, devono essere assunti con contratti idonei perché non si può rimanere in eterno nel limbo dell’incertezza.

Ben vengano, quindi, le iniziative popolari; di qualsiasi colore esse siano noi le sosterremo sempre e comunque.

In questi giorni l’UDC si è fatta promotrice di una petizione da inviare al Prefetto di Latina, invito tutti a sottoscriverla, io per primo darò il mio piccolo apporto.

1 commenti:

Anonimo ha detto...
21 gennaio 2009 alle ore 20:14  

Con la scusa della sicurezza , hanno trovato il modo di spennare i cittadini.E' veramente vergognoso...questo è rubare soldi alla gente, non è sicurezza stradale.

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No TAV